Dopo un anno, all’Expo Edile si torna a parlare di ricostruzione post sisma. Un convegno, quello in programma la mattina di sabato 6 aprile, imprescindibile per l’organizzazione dell’esposizione, ma anche un dovere, per comprendere e riflettere insieme su cosa è stato fatto negli ultimi 12 mesi e quanto dev’essere ancora fatto per tornare ad una stabilizzazione della vita dei tantissimi terremotati.
“Che la ricostruzione sia ferma è una ormai conclamata verità – esordisce il presidente dell’Ordine degli Architetti, Vittorio Lanciani –. Che tale stasi generalizzata sia imputabile all’inerzia o alla non buona volontà dei tecnici professionisti, questo è invece assolutamente non vero. L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Macerata, che da anni ormai spende energie di ogni tipo nello studio delle normative del sisma, è giunto alla conclusione che con questo impianto normativo la ricostruzione non avrà futuro. Pertanto invita le forze politiche, le uniche che possono modificarlo o, auspicheremmo, sostituirlo, a farlo in fretta. Stiamo rischiando di lasciare il nostro territorio in balia dell’inerzia, come definiamo noi, generata dalla politica della palla avvelenata, citando il famoso gioco. Un gioco che però in questo caso vede come passivi spettatori accanto ai terremotati anche i tecnici impegnati nella ricostruzione.
Il 5 febbraio scorso ad Ascoli ci siamo impegnati con il Sottosegretario Crimi ad elaborare gli emendamenti per migliorare la normativa attuale. Tali emendamenti, che sono stati inoltrati al Commissario Straordinario, ad oggi non sappiamo nemmeno se siano stati presi in considerazione. Vorremmo che il terremoto delle Marche fosse trattato al pari di altre emergenze verificatesi ultimamente al sud e prontamente affrontate, e non come un’emergenza di serie B. Per dovere di conoscenza e di trasparenza invitiamo chi lo volesse a consultare i nostri documenti e proposte presso la sede dell’Ordine A.P.P.C sita a Macerata in via Zincone n.13 previo appuntamento tel. 0733/262148”.
Sulla questione interviene anche Paola Passeri, presidente del Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Macerata, di recente entrata a far parte, in rappresentanza di tutti Collegi dei Geometri del cratere, del “Tavolo Tecnico Sisma”, uno strumento voluto dal commissario straordinario Piero Farabollini a supporto delle attività da applicare nell’ambito della ricostruzione e composto da un rappresentante per ogni professione tecnica. “Abbiamo messo in discussione fin dall’inizio l’impianto normativo, troppo complesso – puntualizza Passeri –. Sburocratizzare e snellire le procedure è fondamentale, le ordinanze si contraddicono fra loro. C’è bisogno dell’acconto del 50% per permettere agli studi di andare avanti.
Necessarie anche modifiche in merito al Durc di congruità, che il Commissario si è preso l’impegno di apportare”. Sabato 6 aprile, al seminario “Regione Marche - Sisma 2016. Il processo di ricostruzione” (ore 9-13), accanto ai presidenti Lanciani e Passeri, parteciperanno anche il responsabile della ricostruzione per la Regione Marche, Cesare Spuri; il presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Maurizio Paulini e il presidente dell’Ordine dei Geologi delle Marche, Piero Farabollini, nominato lo scorso ottobre, commissario straordinario per il terremoto in sostituzione di Paola De Micheli.
28-03-2019